_min.jpg)
© Rita Basta
Daniele Ronda l'ho scoperto per caso un giorno di due anni fa. Cercavo un pezzo su youtube e mi si è aperto, non voluto perché non lo conoscevo,
La neve e il sole. Sono rimasta incantata dalla voce calda e profonda, dal testo che mi ha catturato, diverso, ma attuale e frizzante. L'ho ascoltata cento volte, poi ho scoperto gli altri pezzi. Dopo poco è venuto a Bologna per un concerto. Io c'ero, ovviamente. Da allora, in poco tempo, è diventato una meteora che ha invaso lo spazio.
_min.jpg)
© Rita Basta
L’esordio come autore
Daniele ha anche e soprattutto un passato da autore di hit famose. Sue sono Lascia che io sia e Una parte di me di Nek, per citare solo le più famose. Nel 2008 decide di lasciare questa attività per lanciarsi come cantautore in prima persona. Torna a Piacenza, la sua città e cerca di riscoprirne la lingua e la cultura per renderle protagoniste nelle sue composizioni. Il suo primo album, Daparte in folk, è del 2011 e diventa una hit. Anche i concerti iniziano a divenire veramente affollati e nel 2012 vince il “Premio Mei” per il miglior progetto musicale sul dialetto dell'anno.
_min.jpg)
© Rita Basta
La sirena del Po
Sempre nel 2012, il 1 dicembre, Daniele regala un’anteprima del suo ultimo album, La sirena del Po, durante un concerto molto importante per lui al Palabam di Piacenza. Sabato 16 Novembre si è esibito a Modena accompagnato dal suo chitarrista, che ha suonato anche il benjo. È stato davvero strepitoso. Non puoi stare seduto, c’è un’energia in alcuni pezzi che ti travolge e ti spinge a saltare, devi ballare! E ballavano tutti sabato sera. Tutti quelli che lo seguono col cuore, perché Daniele Ronda oltre al personaggio è anche una bellissima persona, che dopo il palco non esita a stare con i fans, non si nega alle foto, sempre con un sorriso.
Grande Daniele ci piaci così. E noi ti seguiremo “Perchè non esiste peggior cieco di chi non sa sognare” (cit. da La Sirena del Po)
Si ringrazia Rita Basta per la galleria fotografica.