Energia, grinta e voglia di emergere! Sono questi gli ingredienti di “Now we go!”, il primo album di Lilian More (all’anagrafe Linda Bosco), giovanissima cantautrice milanese che noi di Fratelli d’Arte abbiamo incontrato a Casa Sanremo 2014. Lilian si racconta alla nostra telecamera, parla di come è nata la sua passione per la musica, delle sue scelte artistiche e dei progetti per il futuro. Sotto trovate il video dell’intervista e il videoclip del nuovo brano “We don’t care any more”.
Quale genere musicale ti si addice di più?
Personalmente non ho un genere preferito, vario dal pop al rock leggero, alle ballate irlandesi, un bel mix di generi. In generale mi ispiro alle sonorità del pop-punk californiano ma mi identifico semplicemente con Lilian More, quello è il mio genere.
Da quali artisti trai ispirazione?
Senza dubbio i Greenday, dai quali è nata la mia passione per la musica a nove anni, poi i Blink 182, Sum 41, tutto ciò che racchiude il pop-punk anni ’90.
Sei appena uscita con il tuo primo album. Ce ne parli?
Sono pienamente soddisfatta di questo lavoro, in “Now we go!” tutti i testi e le musiche sono scritti e composti da me. Sono dieci pezzi ai quali tengo molto, sono frutto di un lavoro e una passione che inizia quando avevo quattordici anni, età in cui ho cominciato a produrre da sola i primi brani, mentre a sedici ho iniziato a registrare le mie prime demo acustiche.
Tu sei italiana ma scrivi i tuoi testi in inglese-americano, perché questa scelta?
Non si tratta di una scelta imposta, ho sempre ascoltato musica straniera fin da piccola e quindi mi viene proprio spontaneo. I miei testi nascono così, li penso già in questa lingua, ma non escludo in futuro di scrivere in italiano.
Saresti disposta a trasferirti all’estero per vivere di musica?
Assolutamente sì! Sono pronta ad affrontare qualsiasi sfida, sono determinata a fare questo lavoro e a far amare la mia musica in tutto il mondo.
Chi ti senti di ringraziare per il fatto di appoggiare continuamente le tue scelte?
La mia famiglia in primis, infatti nonostante ci siano state alcune difficoltà all’inizio dal momento che il sogno della musica è difficile da accettare per i genitori perché costituisce un rischio, loro mi sono sempre vicini e mi appoggiano anche oggi.
Quali sono in tuoi progetti più immediati per il futuro?
Presto farò un viaggio in Giappone, il mio progetto lì è piaciuto molto e ho in programma di farlo conoscere il più possibile.