"La community degli Stadio per definizione è un popolo festoso, romantico, consapevole, affezionato e fedele. Diventare fan degli Stadio è un po’ come entrare in una grande famiglia, questo diventare fan degli Stadio ti fa sentire subito parte di un gruppo di amici diventa un passatempo. Una piccola ragione di vita fino a diventare un legame inscindibile con chi sta sul palco o accalcato ad una transenna! Questa appartenenza ti lega alle canzoni, ma soprattutto ai viaggi che poi ti ritroverai a fare in giro per l’Italia con persone che fino a qualche tempo prima non conoscevi neanche. Ecco, conoscersi e stringere rapporti, questo è essere un fan degli Stadio! Attraverso l’emozione che sprigiona una canzone o un assolo di chitarra o una ritmica di basso e batteria i fan degli Stadio sono persone uniche, ti chiedono solo di farti sentire la loro presenza, la loro fedele appartenenza. In cambio chiedono solo emozioni, sensazioni belle che solo la buona musica e l’amicizia sanno dare. Condividere un pezzo di cuore con un altro pezzo di cuore fino a farlo combaciare, per formare un unico grande cuore Stadio che sempre e per sempre avrà un disperato bisogno d’amore”.
E' questa la definizione che lo staff degli Stadio fa di questa grande community. Una descrizione che hanno voluto stampare su una piccola pergamena donata ai partecipanti del primo raduno nazionale Fanclub Stadio al Carisport di Cesena il 28 novembre 2015.
Gli Stadio sono un gruppo pop-rock presente nel panorama musicale italiano dal 1977. Sono nati dall’intuizione artistica del grande Lucio Dalla, un maestro a cui sono sempre rimasti molto legati nonostante, negli anni, vi siano stati attriti definiti “naturali” sorti nel momento in cui l’allievo non ha voluto più essere trattato come tale. Gaetano Curreri ha ricordato con affetto, sia durante l’incontro con i fans che durante il concerto, questo grande artista di cui sente molto la mancanza. Una mancanza accentuata in questo periodo in cui gli Stadio stanno ultimando il loro ultimo album in uscita nel 2016, un lavoro che avrebbero voluto far ascoltare, prima che a tutti gli altri, a Lucio.
L’anno che ha segnato in maniera indelebile la carriera del gruppo è stato il 1983. Anno in cui è iniziata la loro collaborazione con il registra attore Carlo Verdone che li ha scelti per la colonna sonora del suo film “Acqua e sapone”.
Attualmente gli Stadio sono composti da quattro componenti che descrivono la loro esperienza di vita in una band che sopravvive da oltre trent’anni così:
Gaetano Curreri (voce): “Penso che osservare le donne sia come osservare il mondo, attraverso i loro gesti, il loro modo di raccontare le cose, di capire, di reagire si può raccontare il mondo. Io credo questo sia un po’ la caratteristica che unisce tutte le canzoni degli Stadio”.
Giovanni Pezzoli (batteria): “Il momento tournée nella vita di un gruppo, specie per gli Stadio, è il momento che preferisco… io vado, chiudo gli occhi e suono, suonavo così quando avevo 20 anni, suono così ora e spero di farlo anche fra 50 perché questa è la mia vita”.
Roberto Drovandi (basso): “Preferisco suonare dal vivo perché dal vivo c’è questo rapporto con le persone che è una cosa indescrivibile, nel senso che è un’emozione che loro ti danno in quel momento… proprio la vibrazione che senti con le persone”.
Andrea Fornili (chitarra): “Sono buddista da anni e vi sono arrivato a seguito di un lungo percorso spirituale. La consapevolezza e l’innalzamento delle mie energie più sottili hanno come effetto quello di essere in buona armonia con gli altri Stadio; è più facile così scrivere belle canzoni e suonare meglio insieme”.
Per partecipare a questo primo grande incontro sono arrivati da tutta Italia. Un appuntamento voluto fortemente dai fans e dallo staff del gruppo, ma visto dagli stessi Stadio in maniera scettica, come ha confessato Gaetano Curreri restio fino all’ultimo ad organizzare l'evento, ma il cantante ha anche espresso la sua soddisfazione e la gradita sorpresa per la partecipazione e la calorosa accoglienza. Esperienza che tutti sperano possa ripetersi.
Il raduno si è svolto come un incontro tra amici che parlano tra loro del passato, del presente e della loro visione del futuro e come in ogni ritrovo tra amici che si rispetti non poteva mancare anche del buon cibo ad allietare il tutto. Il ritrovo non poteva che concludersi con l’ultimo concerto del tour 2015 Canzoni in cui i fans hanno avuto una canzone dedicata interamente a loro: Stabiliamo un contatto.
Il caso ha voluto che quel concerto fosse anche il primo dopo gli eventi di Parigi. Gli Stadio hanno espresso la loro vicinanza al popolo francese aprendo con il brano “I nostri anni” accompagnato da tre fasci di luci: blu, bianco e rosso e dall'immagine della pace formata con la Torre Eiffel. La mia canzone per te è stata dedicata all'unica vittima italiana Valeria Solesin, anticipata dalle parole di una madre che ricorda la sua bambina, minuti toccanti accentuati dalla voce di Gaetano un po' tremante dalla commozione.