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Classe di ferro: il mondo dell’anziano in scena

Lacrime al teatro Vida

di Emanuela Grassi - 17 gennaio 2014
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La compagnia La Barcaccia - © Grassi
Nella società in cui viviamo, l’anziano spesso vive situazioni crudeli da parte dei figli che lo considerano un peso e lo abbandonano nelle case di cura. È proprio dal racconto di questa condizione che parte la riflessione a cui è stato sottoposto il pubblico durante la rappresentazione teatrale di Classe di ferro, tenutasi al teatro Vida di Gravina di Puglia nel weekend dell’11 e 12 gennaio e rientrante nel cartellone 2014 della rassegna nazionale “Amattori insieme – Premio Pippo Schinco e Vito D’Agostino”. Ad andare in scena la compagnia La Barcaccia nella brillante commedia di Aldo Nicolaj, diretta da Dario Niccolini, Classe di ferro con cui la compagnia nel 2007 ha vinto la rassegna nazionale di Ponte nelle Alpi ed è stata finalista al Premio Vigata di Porto Empedocle.

 

Attori autentici per un'opera drammatica e riflessiva


Ci si prepara alla fuga - © Grassi
In scena  Dante Ricci, Claudio Belfiori e Murgia Bellagamba, rispettivamente nei panni di Bocca Libero, Lapaglia Luigi e Ambra, tre attori ultrasettantenni, espediente che rende l’opera più veritiera che mai. I tre protagonisti, attraverso un dialogo semplice e leggero, mettono in evidenza le problematiche legate al mondo degli anziani, alla cosiddetta terza età, che dovrebbe vivere in un mondo spensierato come quello dei bambini e che invece, vive in un mondo che cela malinconie, timori ed insicurezze legate al proprio ruolo sia nella società, ma anche e soprattutto nella vita familiare.

Ambra - © Grassi
Gli anziani, purtroppo, sono spesso “vittime” di figli e nipoti e talvolta vorrebbero evadere dalla propria vita ed andare a vivere in un’isola felice come il piccolo paese di provincia, in cui viveva Bocca da piccolo e verso cui, Bocca e Lapaglia progettano la loro fuga per ritrovare la loro felicità. Paese mai raggiunto e quindi felicità mai raggiunta a causa della morte improvvisa di Bocca.
Opera profonda e triste alla quale un tocco di leggerezza viene dato dalla voce sincera e dolce di Ambra, il personaggio femminile che con la sua ingenuità e spontaneità è riuscita a conquistare il pubblico gravinese.

 

I prossimi appuntamenti al Teatro Vida
Se il teatro è riflessione come accade con Classe di ferro, il teatro è anche tragedia d’amore come con Macbeth di Shakespeare, che sarà portata in scena il 25 e 26 gennaio dalla compagnia Dautore.


L'autore

Emanuela Grassi

Emanuela Grassi è nata ad Altamura (BA) nell’agosto del 1977. Laureata in lingue e letterature straniere nel marzo del 2004, è diventata giornalista pubblicista nel febbraio 2006 ed europrogettista nel 2013. La comunicazione ed il turismo sono i settori in cui si è specializzata sia nella sua città natale dove attualmente è tornata a vivere, Gravina in Puglia, che nella città in cui ha vissuto per dieci anni, Pescara. Varie le mansioni che ha ricoperto in questi due ambiti: da fotoreporter a giornalista di carta stampata, tv e radio; da giornalista di quotidiani on line, web tv e web radio ad addetto stampa di varie realtà culturali e sportive nonché moderatrice di dibattiti e presentazioni di libri e presentatrice di eventi culturali. Nel settore turistico è stata interprete e traduttrice, addetta al front office negli uffici di informazione e accoglienza turistica. Oggi, collabora saltuariamente con il gruppo Edilife di Dipalo Francesco, azienda che opera nel campo della comunicazione e del marketing sul web; è la responsabile dell’ufficio stampa del Teatro Vida, una delle realtà culturali gravinesi nata con l’intento di far conoscere alla gente i molteplici linguaggi artistici teatrali; è Direttore di testata del quotidiano radiofonico on line di musica, attualità, notizie e gossip Radio Studio A. Inoltre, è l’ideatrice e conduttrice del format Mi libr(ere)i in volo, con cui attraverso brevi interviste a scrittori affermati e non, si impegna nel diffondere la sensibilizzazione verso la lettura e l’amore per i libri.
Passione, determinazione ed intraprendenza sono le parole chiave della sua filosofia di vita. 
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