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Exit: una via d’uscita dai rapporti umani

Commedia dolceamara che indaga i difficili rapporti fra i sessi

di Veronica Cuni - 11 aprile 2014
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Un professore universitario e sua moglie: non hanno nomi i protagonisti di Exit, sono dei personaggi alla ricerca di una via d’uscita da una vita che non calza più alle loro aspettative, anche se nemmeno loro sanno il perché. La nuova commedia del giovane autore e regista genovese Fausto Paravidino prodotta dal Teatro Stabile di Bolzano, è un pièce profonda, delicata e allegra.


Sara Bertelà e Davide Lorino
Gli ingranaggi matrimoniali non funzionano più, il nido che protegge la coppia nello stesso tempo la soffoca: i due alternano battute a ritmo serrato parlando tra loro e con il pubblico, per capire quali siano i motivi della loro crisi. Sarà per le idee politiche, il fatto di non avere figli, il sesso, la gelosia? Forse la causa potrebbe essere addirittura una storia di calzini. Questione di “affari interni”, quelli tra il professore e sua moglie: la loro storia non sembra avere più sbocchi e così vanno alla ricerca di se stessi fuori casa. Ormai è questione di “affari esteri”, fuori dal nido s’imbatteranno in altri personaggi: una giovane studentessa e un altro uomo, destinato probabilmente ad essere l’anello di congiunzione dei loro destini. I percorsi dei quattro personaggi avanzano simultaneamente, incrociandosi nella maniera più inaspettata, fino alla resa dei conti. La scenografia, curata da Laura Benzi, è pulita, essenziale: basta un’insegna luminosa calata dall’alto per far intendere che ci troviamo in un bar, in una pizzeria, o in una gelateria, oppure una poltrona con un tavolino e un tappeto designa senza troppi fronzoli un’ambientazione domestica. I costumi, ad opera di Sandra Cardini, riflettono le personalità dei protagonisti. Luci significative e musiche gradevoli sono curate rispettivamente da Lorenzo Carlucci e Giorgio Mirto.

 


Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Iris Fusetti
I personaggi
Sara Bertelà, vincitrice del Premio “Le maschere del teatro italiano 2013” come miglior attrice protagonista in questa pièce, si rivela effettivamente strepitosa: intensa, sensibile e dotata di grande temperamento. Nicola Pannelli, suo marito sulla scena, è un personaggio ironico, divertente, che mostra le sue debolezze e per questo amabile. Insieme alla giovane Iris Fusetti che interpreta una ragazza moderna ma irresponsabile e al brillante Davide Lorino, nei panni dell’altro uomo, i quattro attori danno anima e corpo alle numerose sfaccettature dei loro personaggi, in una commedia in cui le battute sono incalzanti e le scene si susseguono in maniera cinematografica.

 

Una lotta fra i sessi e le identità
Sotto la lente d’ingrandimento di Paravidino scorgiamo in filigrana l’universo interiore di uomini e donne molto diversi fra loro, che l’autore e regista riesce a intrecciare in un’altalena continua di registro comico e malinconico. Come in ogni lotta fra i sessi, dopo tante parole, l’aspra conclusione arriva inevitabilmente: “Quanto male ci siamo fatti per affermare le nostre personalità”. E a ricucire i rapporti non basterà certo un manualetto americano per “ricostruire la vita in dieci mosse sicure”. Anzi, una sistemazione non è realizzabile in questa storia dolceamara di coppie sulla via del declino. Come accade nella realtà, non aspettatevi soluzioni: il finale è aperto e forse per questo ancor più affascinante e denso di interpretazioni.

 

Lo spettacolo è attualmente in scena a Genova e lo sarà fino a domenica 14 aprile.
Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it info@teatrostabilegenova.it www.genovateatro.it

 

 


L'autore

Veronica Cuni

Veronica Cuni, classe 1987. Dopo gli studi classici ha conseguito la laurea in Lettere Editoria e Produzione Multimediale. In seguito si è specializzata in Lettere e Metodi per la Comunicazione presso l’Università di Milano. Nel 2011 è entrata a far parte della redazione giornalistica televisiva di VideoBergamo, dopo aver svolto uno stage durante gli studi universitari. Da qui la passione per l’approfondimento della notizia, le interviste, il montaggio, la conduzione. Ha, inoltre, insegnato italiano, storia, geografia e latino presso una scuola media paritaria di Bergamo. Suona il pianoforte e nutre interesse per le lingue straniere, in particolare lo spagnolo. Amo leggere, scrivere, viaggiare. Di se stessa dice: “Sono d’indole curiosa e sognatrice, mi appassionano il cinema, il teatro, l’arte figurativa, la musica e la moda”.
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