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Festival Cabaret Emergente: la finale

Modena palcoscenico per comici in erba

di Matteo Franzoni - 10 maggio 2014
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Si è svolta martedì 6 maggio la finale del Festival del Cabaret, una serata scoppiettante tutta da ridere, iniziata con le parole commosse del sindaco Pighi di Modena, che ha ribadito l’importanza di questo festival che va alla ricerca di talenti e li porta in città per esibirsi davanti a un grande pubblico, un pubblico che proprio come gli artisti non lascia il proprio territorio nonostante la crisi e le disavventure geoclimatiche. I modenesi sono gente che si rimbocca le maniche e non molla mai, proprio come Riccardo Benini, organizzatore del festival, eccellenza dello spettacolo, che non solo non ha mai lasciato Modena, ma ha sempre cercato di donargli linfa vitale.

 


La premiazione - © Matteo Franzoni
Dietro le quinte e la storia del Festival
Grande entusiasmo da parte di tutti i partecipanti: lo si vive e percepisce fin da dietro alle quinte, dove si respira principalmente un’aria di felicità e cameratismo più che di competizione.
Dal 1994 al 2014 il Festival del Cabaret Emergente ha contribuito a segnare la storia dello spettacolo a Modena. All’inizio il Festival durava una sola giornata poi con coraggio e anche grazie all'emittente TRC si è evoluto in più puntate potendo far ridere anche chi è rimasto a casa tramite la televisione e il web. Il teatro è sempre stupefacente, nulla è dato mai per scontato, in questi momenti di crisi in modo particolare, dove per i giovani inseguire un sogno è particolarmente complicato, dove le idee artistiche devono combattere con le bollette da pagare… oltre 200 comici si sono affrontati nel corso di una lunga sfida a colpi di risate partita da Villa dei Glicini di Pozza di Maranello.
La parola all’assessore alla cultura di Modena, Roberto Alperoli: “Viviamo in un’epoca molto avara di riconoscimenti, ma Benini ha il grande pregio di valorizzare chi con maestria e caparbietà insegue l’arte fornendo la possibilità di conquistare appunto il riconoscimento meritato”. Benini e i suoi collaboratori hanno il compito e il merito di scoprire e valorizzare il cabaret e la sua storia.

 

Le premiazioni
Il premio “Si fa per ridere”, assegnato dalla giuria dei giovani, è andato al venditore di arte moderna Enzo Boffelli, che con la sua valigia itinerante dà valore a quadri strampalati.


Enzo Boffelli - © Matteo Franzoni
Premio Radio Rai 2 consegnato dal terzetto composto dalla produttrice esecutiva di Radio Rai 2 Cristiana Merli, l’assessore alla cultura di Modena Roberto Alperoli e Luca Macario ufficio della comunicazione del gruppo Cremonini, è andato a Albert Huliselan Canepa che con il suo amico immaginario, con la calma che lo contraddistingue, ci ha riportati in una dimensione surreale.
La stampa tutta riunita in un unico premio rappresentato dai due giornalisti dei più grandi quotidiani della zona, Stefano Marchetti del Resto del Carlino QN e Nicola Cavicchio della Gazzetta di Modena ha assegnato un altro premio sempre a Enzo Boffelli.
Premio della critica lo assegna il direttore di TRC Ettore Tazioli (da quest’anno è anche grande supporter per il Festival che appunto sbarca in TV con la serie SI FA PER RIDERE) nuovamente a Enzo Boffelli. Poi Tazioli ci svela un aneddoto: quando Benini presentò il progetto Tazzioli disse: “Si potrebbe fare una trasmissione televisiva” e fece una pausa. Prontamente Benini scherzando disse: “Si fa per ridere”…e questa frase restò il titolo della fortunata serie tv.

Le Tope - © Matteo Franzoni
Danilo Montecchi di Transmac Group, grande realtà aziendale sita a Campogalliano, assieme a Diego Ferrari di Modena Radio City assegnano il terzo posto del Festival alle Tope Monache che con grinta hanno realizzato il loro repertorio in cui la testa e la “topa” della donna, moderate dalla dottoressa, fanno letteralmente sganasciare dal ridere con battute dissacranti sul sesso.
Doveva consegnare il premio Romano Madrigali, consigliere di amministrazione della Cassa di Risparmio di Modena, ma per un impegno imprevisto si è dovuto assentare durante lo spettacolo e il presentatore a sorpresa chiama Maria Carafoli, presidente del Panathlon a consegnare il secondo posto ai Tragique Sentimental Song da Perugia che con le loro canzonacce irriverenti hanno conquistato tutti.

 

Il vincitore
Il primo premio è stato consegnato da Enrico Gianpietruzzi, consulente finanziario di Banca Mediolanum, prestato alla comicità per fare da giudice popolare, da Guido De Maria, noto disegnatore per Carosello e Supergulp oltre che grandissimo pubblicitario e da uno degli ospiti della serata, il Mago Forest, a Maurizio Bronzini di Piacenza che ha vinto con la sua comicità canora districandosi non solo tra automobilisti della domenica e autovelox, ma anche tra colleghi e colleghe di indubbia bravura. Molto bello il gesto del Mago Forest, lui grande artista della comicità, ha sistemato la camicia al vincitore in segno di onore e rispetto.

 


© Matteo Franzoni
Riccardo Benini, mattatore e pigmalione del Festival
Il tutto è stato magistralmente coordinato e presentato da Riccardo Benini, grande talent scout. Lui, modenese doc, non ha avuto bisogno di muoversi più del necessario perchè ha fatto pervenire l'intero stivale sul territorio emiliano per esibirsi.
Grazie a lui non solo molti giovani hanno potuto confrontarsi nell'arte del cabaret e dello spettacolo ma ha generato anche un indotto economico che in questo periodo di crisi certo non ha fatto male. Periodo di crisi preso letteralmente a schiaffi dato l'alto livello artistico e di richiamo, prova ne è che il Teatro Storchi di Modena era esaurito in ogni posto.

 


Il mago Forest - © Matteo Franzoni
Special guests della serata
La presenza di personaggi comici e non noti al grande pubblico, come Gennaro Calabrese, imitatore comico e Dino Paradiso, vincitore del premio Charlot, Andrea Mingardi assieme allo special guest, il mago Forest, hanno condito la splendida serata rendendola piacevole e originale.
Mingardi si è superato rendendo omaggio all’amico scomparso Lucio Dalla cantando anche una sua canzone e il mago Forest è come sempre stato frizzante e sarcastico interagendo con il pubblico con i suoi trucchi che sono sempre al limite tra la comicità e la magia.


L'autore

Matteo Franzoni

Matteo nasce nel settembre del 1970. Sin dai primi anni di vita dimostra un forte interesse per l’arte e la comunicazione. 
Grazie a questa passione si iscrive alla scuola di grafica e arti visive di Bologna, dove sviluppa e affina le sue qualità artistiche. Diplomato nel 1992 si getta anima e corpo nel mondo della grafica, lavorando per varie aziende della provincia bolognese.
Nel 2000 si trasferisce a Fiorano e nel modenese conosce la differenza tra la grafica pubblicitaria e la grafica ceramica, data la specializzazione nel settore ceramico dell’intero distretto.
Negli anni a venire approfondisce la sua passione per la fotografia, facendola diventare parte integrante del suo mestiere. Spazia dai reportage di matrimonio alle foto di eventi e concerti.
Nell'ultimo anno amplia le sue competenze e grazie all'esperienza accumulata negli anni a livello comunicativo decide di intraprendere, unitamente a grafica e fotografia, anche la la professione di giornalista. Scrive e collabora con varie riviste on line come Omnibus e Giornalisti On Line.
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