La donna emarginata dalla politica e capace di un ingegnoso piano: questa la storia che racconta già nel 411 a.c. uno dei principali esponenti della Commedia antica, il commediografo greco antico, Aristofane. L’opera fu rappresentata per la prima volta ad Atene, alle Lenee del 411 a.C. da un certo Callistrato che alcuni studiosi ritengono un semplice pseudonimo di Aristofane.

Il potere delle donne - © Angiulli
Il potere delle donne
La trama dell’opera è incentrata sul potere delle donne ed in particolare dell'ateniese Lisistrata, che per porre fine alla lunga guerra del Peloponneso che travaglia la Grecia, convince tutte le donne elleniche a uno sciopero del sesso, di carattere ricattatorio; in appoggio a questo sciopero fa occupare dalle concittadine l'Acropoli, ove era conservato il tesoro della lega di Delo. Di fronte a un ricatto del genere, connesso com'è a un bisogno primario, gli uomini della Grecia non possono che cedere. Gli spartani stessi vengono a offrire quella pace che per l'Atene del 411 a. C. - anno nel quale venne rappresentata la commedia - sarebbe stata provvidenziale nonchè impossibile.

I ragazzi del liceo Tarantino - © Angiulli
Una storia ancora attuale
A metterla in scena ai giorni nostri sono stati i ragazzi del Liceo statale “G. Tarantino” di Gravina in Puglia, a conclusione del PON “Laboratorio di creatività teatrale” che la scuola realizza da più di dieci anni. Progetto reso possibile grazie al sostegno del dirigente scolastico Berardo Guglielmi, orgoglioso della sua scuola e sensibile alle potenzialità di formazione che il teatro.
Due le repliche al teatro gravinese “Vida”, una ad Altamura al teatro Mercadante rispettivamente il 3 e 4 giugno. Al teatro Mercadante, gli studenti hanno preso parte alla rassegna di teatro scolastico diretta dal professor Francesco Vulpio ed organizzata dall’Itc “Genco” di Altamura grazie al sostegno della dirigente scolastica professoressa Rachele Indrio.
Ad Altamura, “Lisistrata” ha anche ricevuto il premio da parte della giuria per il cast omogeneo e spumeggiante nel quale ciascun componente in ogni istante della rappresentazione scenica ha esplicitato una coralità di voci e di personaggi offrendo al pubblico in chiave contemporanea un'opera classica assai difficile e delicata dal punto di vista tecnico e ritmico, sottolineando grazie alla regia attenta e originale, il messaggio finale con equilibrio ed eleganza.

Grande successo - © Angiulli
I ragazzi, tutti del trienno, hanno calcato il palcoscenico interpretando i rispettivi ruoli in modo frizzante e divertente con l’attenta regia e l’adattamento della professoressa Elisabetta Falagario e sono stati guidati nel percorso del progetto teatrale dalla tutor, la professoressa Elisabetta Rubini, attrice della compagnia “Colpi di scena” che ama il teatro e che è riuscita a trasmettere la sua passione ai suoi studenti. Sia i docenti che i ragazzi, a fine rappresentazione, hanno dichiarato di essere soddisfatti della splendida esperienza vissuta che è andata ben oltre le trenta ore scolastiche dedicate al progetto ed il cui risultato ha conquistato grande consenso di pubblico nelle due città.
In scena, Miriam Bruno, Vito Portagnuolo, Francesco Parisi, Amos Mastrogiacomo, Vincenzo Angiulli, Francesco Pio Cancelllara, Lucia Cappiello, Graziana Evangelista, Mattia Lombardi, Ida Lopez, Grazia Lorusso, Teresa Loverre, Soumaya Imdi, Marcella Matera, Adriana Olivieri, Giuseppe Orofino, Silvia Pappalardi, Matteo Scarnero, Maria Bruna Vitucci, Giuseppe Leone.

Lucia Cappiello - © Angiulli
Musica e scenografia
Uno spettacolo a tutto tondo che ha visto insieme varie forme di teatro, dalla semplice interpretazione attoriale a momenti musicali ricercati appositamente per l’opera da parte dell’architetto greco Anastasio Kiumurgis e cantati dalla seducente voce di Lucia Cappiello accompagnata dal vivo da Luigi Calendano e da Anastasio Kiumurgis.
Semplice ed essenziale la scenografia, realizzata dalla professoressa Maria Tucci e dal professor Angelo Angiulli mentre luci e audio sono state curate da Miki de Leonardis.