È un vulcano di energia ed entusiasmo Jessica Falceri, 24 anni, una cascata di riccioli scuri a incorniciare un viso dolcissimo. Di Cornale di Pradalunga (BG), da quando di anni ne aveva 6 coltiva la passione per danza e canto: “Mi è sempre piaciuto stare al centro dell’attenzione, già da piccola mi esibivo in salotto davanti ai parenti” dice divertita.
Da lì non si è più fermata: scuole di ballo e la partecipazione a numerosi concorsi ottenendo i primi riconoscimenti. Una piccola donna molto determinata: crescendo conciliare studio e allenamenti non è stata impresa facile, ma lei ci è riuscita brillantemente, arrivando al traguardo della laurea lo scorso novembre. In quale ambito? Lettere indirizzo Spettacolo, naturalmente!.
Gli esordi
Ma facciamo un passo indietro: a 18 anni Jessica si iscrive all’Accademia di Danza. Rievocando quei momenti in tutù e sulle punte mi confida: “Ho ricordi bellissimi, ho compiuto tecnicamente passi da gigante e devo molto ai miei insegnanti, ma ho vissuto anche una crisi e sono arrivata al punto di pensare di smettere”. La pressione psicologica era alle stelle, il mondo della danza classica sa essere spietato e lei sentiva che c’era altro ad aspettarla, e non avrebbe tardato ad arrivare.
L'incontro con Klara Koda e la ginnastica ritmica
La continua ricerca di professionisti che le trasmettessero passione l’ha portata in contatto con Klara Kodra, docente della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica, dalla quale ha preso lezioni private, allenandosi anche dieci ore a settimana.
Poi l’incontro con la danza moderna grazie ai professionisti Paolo Gualdi e Giorgio Lucca. L’approfondimento dello studio del canto è stato possibile invece mediante il lavoro con Andrea Tosoni, che, dice Jessica: “Mi ha insegnato a valorizzare le mie capacità e a credere nei miei obiettivi. Nel mondo dello spettacolo devi avere un carattere forte e qualcuno che crede in te è fondamentale”.
L'approdo al mondo della televisione
Poi sono arrivati gli ingaggi televisivi, nel corpo di ballo di “Crozza nel paese delle meraviglie”, di “Volo in diretta”, e di “Estate con noi in tv” con Paolo Limiti. Già, l’incontro con lui: “E’ un grande personaggio, nutro per lui una profonda stima artistica, aiuta moltissimo gli artisti emergenti”. Ma sarà la coreografa Anna Rita Larghi a segnare la sua vita artistica. “La conobbi durante uno stage in Sardegna, mi notò e da lì iniziai a lavorare con lei per il progetto The House, un racconto in danza contemporanea ambientato negli anni ‘60”.
Anche il magico mondo del circo ha trovato spazio nella carriera di Jessica: “Ho trascorso due fantastici mesi a Zurigo al
Circo Knee, ho ballato e cantato in 55 show, un’esperienza unica! Da lì si sono aperti nuovi contatti lavorativi, soprattutto all’estero. In Italia purtroppo si fa molta fatica a emergere. Viaggiare e conoscere bene almeno l’inglese è importante per arricchire il proprio bagaglio di esperienze, io ho frequentato lezioni di danza a New York, Londra, Berlino”.
Ma farsi largo in questo mondo non è facile: “Porte in faccia ne ricevono tutti ma bisogna sempre guardare avanti, essere versatili”.
Un’esperienza che non dimenticherai mai?
Fu nel 2006, mio nonno mi accompagnò a esibirmi con la compagnia Kataklò alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali a Torino, in uno stadio davanti a 80mila persone. Ricordo di aver pensato “Oddio quanta gente!”, poi ho eseguito la performance con impegno e alla fine sono scoppiata a piangere per l’emozione!
Cosa significa per te esibirti davanti a un pubblico?
È qualcosa d’indescrivibile, ti carica, non smetteresti mai.
Avere alle spalle una famiglia che crede in te è importante?
Senza dubbio, i miei genitori mi hanno sempre supportato, economicamente e psicologicamente.
Cosa pensi dei talent show, tanto in voga?
Non ho nulla contro questi programmi, ma sono solo trampolini di lancio. Raggiungere gli obiettivi contando solo sulle proprie forze secondo me gratifica di più l’artista.
La danza è un’arte in continua evoluzione, non bisogna mai pensare di essere arrivati, è importante sperimentare di continuo. Purtroppo molte persone sono disposte a scendere a compromessi per lavorare e questo mi rattrista. Ma fortunatamente c’è anche il lato bello, avere vera passione per questo mestiere significa stare dalle otto del mattino fino a mezzanotte in sala prove e volerlo rifare altre mille volte.
Jessica, come sarà il tuo inverno?
Spero porti nuovi lavori stimolanti, io sono pronta! Sarò impegnata nel progetto teatrale di Anna Rita Larghi: La voce del silenzio, con 18 canzoni di Paolo Limiti. La crisi si fa sentire ma non ci spaventa, cerchiamo di auto-produrci tramite il metodo americano del “crowdfunding”.
Attraverso il sito www.kapipal.com, gli utenti che credono in un progetto possono contribuire con donazioni per permettere che diventi reale e in cambio ricevono dei bonus. È possibile seguire passo passo lo sviluppo dello spettacolo attraverso vari video presenti anche sulla pagina facebook “La voce del silenzio - The Show”.
E allora cosa aspettiamo? Clicchiamo e rimaniamo connessi! Jessica non smetterà di stupirci!