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Sale, Zucchero, Caffé e... Aria di casa

Luoghi, memorie e riflessioni di un Italiano Aquilano

di Valentina Di Cola - 2 dicembre 2013
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La copertina di Sale, zucchero e caffè
Serata frizzante quella che ha visto protagonista, ieri sera a L'Aquila, presso l'Auditorium del Parco, Bruno Vespa, giunto in città per la presentazione del suo ventunesimo libro: Sale, zucchero e caffé.  Un'opera scorrevole che fotografa non solo la situazione socio-economica dell'Italia di oggi, ma coglie lo spunto per ricordare i tempi andati, dalla fine del secondo conflitto mondiale alle grandi "conquiste" del boom economico post bellico - come il passaggio dal centralino alla teleselezione, dalla telescrivente al fax - agli anni di piombo, al compromesso storico, alla prima e seconda repubblica, fino agli albori della terza. Vespa, in questo libro, ancor più che nei precedenti, ci apre le porte della propria intimità, raccontando gli anni giovanili vissuti a L'Aquila, la scuola, l'inizio della professione di giornalista e la passione per le "sue" donne, a partire dall'ormai famosa nonna Aida, citata nel sottotitolo.

Un incontro che strappa applausi scroscianti, che coinvolge e commuove ma è quando si parla del terremoto del 2009 che l'uditorio si accende. Vespa manifesta la sua rabbia e l'indignazione per un'occasione persa: la visibilità che il sisma ha dato alla sua città doveva produrre frutti che non si sono visti. Pur, ammettendo le ovvie difficoltà di gestione da parte di una qualsivoglia amministrazione comunale, il giornalista dichiara che "è nei momenti di emergenza che si palesa la vera leadership" e che "in determinati frangenti non si può pretendere di accontentare tutti: si deve avere il coraggio di prendere decisioni anche impopolari per il bene delle generazioni presenti e future".


Bruno Vespa
Al termine della serata, bagno di folla, firme a volontà e strette di mano per tutte, davvero tutte, le persone che, libro sotto il braccio, chiedono un autografo o ringraziano per la bella serata.

Sul finale, rispondendo ai nostri microfoni, Vespa ricorda come, da amante della buona musica, abbia seguito con passione, negli anni, la storia e la crescita delle istituzioni musicali aquilane, cui è particolarmente legato e che per lui sono "...aria di casa..." Per esse egli auspica sempre maggior fortuna, quella stessa crescente buona sorte che Sale, zucchero e caffé sta felicemente incontrando nelle scintillanti librerie italiane, vestite a festa per il Natale alle porte.


L'autore

Valentina Di Cola

Valentina Di Cola è nata e vive a L’Aquila.
E’ cantante lirica, laureata in Discipline Musicali e vincitrice di numerosi concorsi internazionali, ha inciso per RAI 1, RAI-International, per le ed. San Paolo ed Endemol. Ha cantato decine di capolavori sacri, cameristici e operistici, lavorando per istituzioni ed enti tra cui il Teatro Réal di Madrid, il Salzburger Festspiele, il Teatro Colon di Buenos Aires, il Teatro dell’Opera di Roma e la Konzerthaus di Vienna, sotto la bacchetta di valenti direttori come A. Perez, E. Álvarez, N. Paskowsky, E. Müller, B. Aprea, D. Renzetti, R. Muti e con registi quali M. Mirabella, R. Conde, L. Arruga, L. Golat, G. Rootering, P. Stein, L. Mansouri e U. Gregoretti.
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