Si è tenuta nel week end appena trascorso, da venerdì 18 a domenica 20 settembre, la quindicesima edizione del festivalfilosofia. Come da tradizione le location dei dibattiti filosofici sono stati i cortili e le piazze di Modena, Carpi e Sassuolo. Tema di questa fortunata edizione l’ereditare, che ha visto tanti cittadini e turisti girovagare per le vie delle città incuriositi dalle conferenze, mostre e installazioni organizzate per divulgare l’argomentazione scelta.
Scommessa vinta anche quest’anno dal Consorzio per il festivalfilosofia, che vede uniti i comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la provincia di Modena, la regione Emilia Romagna oltre alle fondazioni Collegio San Carlo e Cassa di Risparmio di Modena nell’intento di organizzare con successo l’evento filosofico che da anni richiama un sempre più vasto pubblico.
Sono ormai passati quindici anni dal 2001, quando venne organizzata la prima edizione del festival, che aveva come tema la felicità. Da allora un crescente successo di pubblico ha convinto gli organizzatori ad ampliare sempre di più la gamma di eventi che va dalle lezioni magistrali tenute dai filosofi, a mostre e installazioni di artisti contemporanei e non, a concerti per le vie del centro città, passando per letture e conversazioni oltre a proiezioni di film e documentari, non dimenticando le attività rivolte ai più piccoli. Una tre giorni ricchissima di eventi che richiama tanti turisti italiani ed esteri, che incita anche i residenti ad uscire per godersi un clima frizzante e mai banale.
Questa edizione ha visto protagonista il tema dell’ereditare, che è stato sviluppato attraverso sette gruppi di questioni, che sono il senso del tempo, le generazioni,la trasmissione e apprendimento, il patrimonio culturale, il debito, l’ereditarietà del pianeta e la lezione dei classici. La questione del senso del tempo è stata affrontata per far emergere il rapporto tra passato, presente e futuro grazie all’apporto di professori di filosofia, di sociologia e antichisti con le loro lezioni magistrali. La questione delle generazioni ha approfondito la percezione della crisi nei rapporti generazionali con gli interventi tra gli altri di Remo Bodei (Presidente del Comitato scientifico del festivalfilosofia) e di Umberto Galimberti, psicoanalista di formazione junghiana. Il tema della trasmissione e apprendimento ha mostrato come le diverse culture, per garantire la loro continuità, hanno studiato diversi metodi per mantenere intatta la trasmissione di valori e saperi. La questione del patrimonio culturale (cultural heritage) viene affrontata per stabilire cosa sia giusto conservare del passato per mantenere una memoria culturale attraverso le lezioni magistrali di Paolo Jedlowski, professore di sociologia e dello scrittore Gianrico Carofiglio. La pista tematica del debito si riferisce all’affermazione che non si potrà mai restituire tutto ciò che è servito a diventare ciò che siamo diventati, sia al passato che alla famiglia e vede protagonisti tra gli altri Federico Rampini, noto editorialista de “La Repubblica” con il suo dibattito sul rapporto tra moneta e debito e Michela Marzano, professoressa di filosofia morale. Il tema dell’ereditare il pianeta non si riferisce al passato, come erroneamente si potrebbe pensare ma è completamente rivolto al futuro volendo imprimere la responsabilità collettiva per la salvaguardia del pianeta grazie agli interventi di Vandana Shiva, attivista dell’agricoltura biologica e Stefano Rodotà, professore emerito di diritto civile, la cui lezione magistrale verte sul diritto al cibo dell’uomo. Infine la lezione dei classici, dove famosi interpreti del pensiero filosofico, tra cui Enrico Berti, professore di filosofia presso l’Università di Padova e Rocco Ronchi, professore di filosofia teoretica dell’Università de L’Aquila, hanno discusso delle maggiori opere riguardanti il tema dell’ereditare, come le “Confessioni” di Agostino o la “Fisica” di Aristotele.
Anche la musica è stata protagonista di questo ricco week end, dai concerti ai Giardini del gusto e delle arti, a Modena, al concerto “Verso un nuovo mondo, migrazioni musicali” messo in scena dall’Orchestra regionale dell’Emilia Romagna a Sassuolo, fino a Niccolò Fabi che si è esibito a Carpi.
Altra mattatrice del festivalfilosofia è stata la fotografia con la mostra allestita al Foro Boario sulla fotografia contemporanea dall’Europa nord-occidentale. La Fondazione Fotografia Modena ha presentato questa esposizione dedicata a Tom Sandberg, artista recentemente scomparso, presente con oltre venti opere incastonata nell’esibizione collettiva, con diciannove artisti esposti provenienti dalla Germania, Inghilterra e Scandinavia, con opere che spaziano dal ritratto al paesaggio, con forte predominanza del bianco e nero.
Oltre a questo nutrito gruppo di artisti europei è presente a festivalfilosofia anche il famoso fotografo modenese Franco Fontana con una mostra intitolata “Terra alma et amara” alla Bottega Consorzio Creativo, dove sono esposti i suoi caratteristici paesaggi, a dimostrazione che il pianeta va conservato e protetto per difenderne la bellezza per il futuro.
E non dimentichiamo il tema dell’eredità nel piatto perché anche questa edizione vede il cibo figura di spicco con i menù filosofici di Tullio Gregory, che oltre ad essere un famoso filosofo è anche un riconosciuto gourmet che ha creato un percorso gastronomico che svariati ristoranti delle tre città protagoniste del festival hanno proposto agli ospiti mantenendo la tradizione della buona cucina emiliana.
Tanti altri nomi importanti (Massimo Bottura, Lella Costa, Alberto Bertoli, Danilo Rea…) hanno arricchito questa tre giorni non stop di eventi che ha trasformato le strade di Modena, Carpi e Sassuolo in un melting pot di anime e curiosi dando vita a un’edizione di successo che chiude lanciando l’argomento 2016, che sarà l’agonismo.