Da sempre l’uomo lascia impressi segni che comunicano passioni, paure, speranze. Ci immergiamo in questo mondo di segni cercando di capirne il significato simbolico attraverso i capolavori degli artisti in un affascinante viaggio chiamato Arte.
Il panorama è immenso e ci piacerebbe abbracciarlo tutto, per cui cominciamo dalle origini con qualcosa che racchiude in sé un’anima di seduzione e insieme una forza carismatica, che ha affascinato e ispirato oltre modo tempi e culture. Stiamo parlando della Nike.
Il percorso dell’Arte vede tre periodi importanti:
- Il periodo geometrico – arcaico
- Il periodo classico
- Il periodo ellenistico.
È in quest’ultimo contesto storico e artistico che collochiamo la Nike.
Questa scultura eseguita fra il 220 e il 190 ac. è simbolo delle vittorie navali, l’opera è in marmo 2,45m di altezza e si trova a Parigi al museo del Louvre.
Si staglia in tutta la sua magnificenza nell’attimo in cui protesa e piena di energia posa il piede sulla prua di una nave, è uno dei migliori esempi di scultura ellenistica. Superba anche se priva della testa. E’ un corpo in movimento immerso nello spazio, non ci è dato di pensare al volto, se lo avesse avuto, sarebbe stato solo un particolare. Bello o brutto, non ci interessa, non è qui che si focalizza l’attenzione.
La bellezza femminile e la vitalità nell’insieme, si associano alla grazia e vengono esaltate nel panneggio che, agitato dal vento e bagnato dall’acqua del mare, avvolge il corpo della Dea in una sottile e sinuosa danza lirica che evoca sensualità.
La stoffa si aggroviglia nella parte inferiore del corpo mentre aderisce nella parte superiore con velata malizia, facendo intravedere le forme sottostanti. Ecco allora questa meravigliosa Nike, oltre a immergerci nelle atmosfere elleniche, nei canti e nelle danze del suo tempo, ci cattura e ci invita a seguirne le linee, ci immerge nella sue trame, ci porta lontano, fin quasi alle atmosfere barocche…in volo. Ma questa è un’altra storia.