Sono le opere della Collezione Friam le protagoniste della mostra intitolata Stars and Stripes, inaugurata venerdì 13 dicembre a Casa Cavazzini, sede del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine.

Robert Rauschenber, Wedding Summer Glut - 1987
Nuovamente oggetto di attenzione da parte del grande pubblico una collezione la cui storia è legata a un atto di solidarietà di alcuni artisti statunitensi che, in segno di partecipazione al dramma del terremoto nel 1976, decisero di far pervenire alla città una loro opera da vendere all’asta per raccogliere denaro per la ricostruzione. Alla fine però l'allora Sindaco di Udine Angelo Candolini, capendo l'importanza della collezione, decise di non venderla all'asta e di farla confluire nelle raccolte museali come risarcimento per tante opere d'arte che il Friuli aveva perso a causa del terremoto. A promuovere l’iniziativa e a raccogliere l’adesione degli artisti furono lo scultore minimalista Carl Andre e il critico del
New York Times Thomas B. Hess che coinvolsero nel loro progetto esponenti del mondo dell’arte, della finanza e della politica americane. Fu così fondato il
Friuli Art and Monuments (Friam), il comitato italo-statunitense, con sede a New York, che si occupò della raccolta e del trasferimento in Italia delle 113 opere. Prima di giungere a Udine nell’estate del 1978, la raccolta fu esposta all’Accademia Americana a Roma.

Josef Albers, Study for homage to the square impending
Considerando l’importanza delle singole opere, si stabilì di tenere unita la collezione facendola confluire in quella della Galleria d’Arte Moderna, che di lì a qualche anno avrebbe trovato sede presso il Palamostre di Udine. Dopo una mostra allestita in Sala Ajace a Palazzo D’Aronco nel 1980, la raccolta Friam fu esposta a rotazione, e solo in piccola parte, all’interno del percorso espositivo permanente del museo. La collezione Friam appartiene al Comune di Udine ed è ora custodita stabilmente a Casa Cavazzini. La mostra
Stars and Stripes, Arte americana dagli anni Settanta costituisce l’occasione per riproporre buona parte della collezione, al cui interno sono testimoniati alcuni dei movimenti artistici statunitensi di maggiore rilevanza, all’epoca, a livello internazionale. Dall’espressionismo astratto al minimalismo fondato sul rigore delle forme geometriche fino all’affascinante eco della Pop Art, c’è tutto questo nella Friuli Art and Monuments.

Frank Stella, Wolfeboro - 1974
Presenti opere di Barnett Newman, Andy Warhol, Elisabeth Murray e Kiki Smith
Molte le opere di pregio rappresentative dei più importanti movimenti artistici che potranno essere ammirate. Tra queste figura senza dubbio l’Espressionismo Astratto rappresentato efficacemente, nella sua ultima fase, dal dipinto Untitled di Willem De Kooning, risalente al 1970. Il Minimalismo delle forme geometriche realizzate con l’essenzialità dei materiali e l’impersonalità dei processi di produzione industriale, appare invece nel lavoro di Carl Andre Seven Copper Triode del 1975. Nello stesso filone rientrano anche la serigrafia 4 Color Horizontal (1970) di Sol LeWitt e il disegno Untitled (1972) di Donald Judd. Echi della Pop Art si possono poi cogliere nella stampa Bauhaus (1969) donata da Saul Steinberg, ma soprattutto nella serigrafia di George Segal, storico esponente del movimento ispirato ai linguaggi della pubblicità e della comunicazione di massa come espressioni di una società dei consumi, impersonale e uniformante nel suo modo di proporsi. Alla collezione Friam si aggiungono poi importanti opere che rappresentano la figura e l’attività di artisti come Barnett Newman, Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Andy Warhol e James Rosenquist, Bill Jensen, Carroll Dunham, Elisabeth Murray e Kiki Smith; prestate per l’occasione da collezionisti privati. Il quadro complessivo che ne risulta è quello di un’esplorazione del panorama artistico americano negli ultimi decenni del Novecento, ma anche di un aggiornamento dei percorsi professionali di singoli artisti, che hanno offerto un contributo fondamentale all’arte americana del secolo scorso.

Casa Cavazzini, Udine
Casa Cavazzini, la casa della cultura
Casa Cavazzini si trova nel centro storico di Udine ed è un complesso cinquecentesco ristrutturato con lo scopo di diventare un nuovo contenitore culturale per la Città. I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel 2004 secondo il progetto dell'architetto di fama internazionale Gae Aulenti e la struttura si sviluppa su 3500 metri quadri. I lavori di ristrutturazione hanno regalato sorprese dal punto di vista archeologico e artistico: una bellissima vasca-cisterna "alla veneziana" del XVI secolo e un consistente deposito di vasellame protostorico databile alla prima età del ferro (seconda metà dell'VIII sec a.C.), costituiscono il ritrovamento più antico documentato nel sito. I lavori di restauro hanno poi portato alla luce gli splendidi affreschi di Afro Basaldella e altri straordinari affreschi risalenti alla seconda metà del Trecento raffiguranti soggetti profani e rilevanti per lo studio della pittura gotica nell'area friulana. Nell’intento di offrire al pubblico eventi espositivi che focalizzino quanto di meglio si è prodotto nell’arte dalla seconda metà del XX secolo fino ai giorni nostri, la programmazione espositiva del 2013 del Museo, si conclude con un nuovo importante progetto che, partendo da un nucleo consistente di opere appartenenti alle raccolte museali, propone una rilettura dell’arte americana a partire dagli anni Settanta del Novecento.

Casa Cavazzini
Informazioni
La mostra è visitabile fino al 30 marzo 2014.
Visite guidate: domenica 22 dicembre e 5 gennaio 2014 dalle 11.00 alle 12.00 (con prenotazione obbligatoria, tel. 0432 414749) al costo di 5 euro. Laboratorio didattico: sabato 28 dicembre dalle 15.00 alle 17.00 aperto ai bambini dai 6 ai 10 anni.
Orario di apertura al pubblico: da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17.00, venerdì e sabato fino alle 19.00, chiuso il lunedì.
Biglietti: intero 5,00 euro, ridotti e gruppi oltre le 10 persone 2,50 euro, scolaresche 1 euro
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