Parigi a metà dell'ottocento vede nascere numerosi movimenti artistici, i più importanti d'Europa. La città è culturalmente molto vivace e aperta, numerosi i mercanti d'arte e i curiosi. Sono proprio i mercanti d'arte a Parigi a promuovere gli artisti, alcuni dei più noti a quel tempo sono Paul Durand-Ruel, Alexandre Berheim, AmbroiseVollard, Paul Guillame e Berthe Weil. È forte il richiamo che esercita la città sugli artisti di tante parti d'Europa e anche d'America, che trovano a Parigi il luogo ideale per esprimere il loro lirismo in un clima stimolante e poetico. Con il nome di Ecole de Paris (Scuola di Parigi) si è soliti indicare il nome di artisti stranieri presenti nella capitale che aderivano ai vari movimenti d'Avanguardia.
Uno dei più importanti artisti, che nell'ambito dell'Ecole de Paris ha creato capolavori e si è imposto per il suo valore artistico, è stato l'italiano Amedeo Modigliani.

Modigliani, Ritratto di Jeanne Hébuterne
Amedeo Modigliani, genio inquieto e incompreso
Amedeo nasce a Livorno il 12 luglio 1884 da una famiglia ebrea. Cagionevole di salute, si dedica completamente alla pittura, frequentando nel 1902 la scuola libera di nudo di Firenze e nel 1903 quella di Venezia. Nel 1906 si trasferisce a Parigi e qui rimane affascinato dal primitivismo che si ispirava alle maschere africane e polinesiane.
Amedeo è fisicamente prestante, affascina chi gli sta accanto, ma conduce una vita disordinata e animata da inquietudini e miseria.
Modigliani inizia dedicandosi alla scultura, che abbandona però molto presto per concentrarsi su una pittura di immagini fluide, caratterizzate da una linea elegante e longilinea. Una sua particolarità, che lo contraddistingue, sono i dipinti di donne dal collo di cigno.
Come tanti anche Modì (così lo chiamavano gli amici) in vita non fu capito. Infatti il suo successo arriva dopo la morte alla Biennale di Venezia del 1922, seguita dall’esposizione di sue opere alla Biennale del 1930 con una sala a lui interamente dedicata. Un’edizione trionfale.
Gli amici, l'amore, la malattia
A Parigi Modì frequenta Matisse, Picasso ed è amico di Renoir.
Gran parte della sua breve ma intensa vita è dedicata ai ritratti. Modigliani è un puro di mente e i suoi ritratti, pur carichi di erotismo come i suoi nudi, sono studiati dall'artista con occhio e mente virginali, ritrae infatti il candore e l'innocenza dei bambini, come per esempio Bambina in blu che raffigura una bimbetta in piedi contro un muro disadorno.
Nell'aprile del 1917 conosce Jeanne Hébuterne. La loro è subito un'unione passionale e travolgente, ma dura solamente tre anni, durante i quali Modì la ritrae tantissime volte. Un dipinto la mostra con un cappello a larghe tese e due dita al mento, in atteggiamento pensoso. L'occhio senza pupille è chiaro a rendere all'osservatore l'interiorità di Jeanne, sensibilissima compagna dell'artista. Distrutto dall'alcol e dalla tubercolosi Modigliani muore il 24 gennaio 1920 a soli 36 anni. Il giorno dopo Jeanne la sua compagna si toglie la vita.
I colori dell’anima
C’è un film sulla vita di Modigliani che oltre ad essere un capolavoro di fotografia, rende omaggio alla sua vita con una particolare sensibilità, c’è l'amore a coronare la scena quello di Jeanne per Modì, ma c’è la bellezza dell'insieme, da vedere assolutamente: I colori dell'anima. Perché è l'anima che accompagna la poetica e ogni opera dell'Artista.