Impossibile non lasciarsi coinvolgere dalle novità di Arte Fiera 2015, la manifestazione di Arte Moderna e Contemporanea, che si è svolta a Bologna dal 23 al 26 gennaio. Tanti riflettori accesi sui maestri del novecento e su diversi artisti emergenti, fiore all'occhiello dei galleristi che presentano artisti di età inferiore ai 40 anni. Fra gli artisti innovativi c’è una donna: Ekaterina Panikanova. Nata a San Pietroburgo nel 1975, vive e lavora tra Roma e San Pietroburgo, espone in diverse mostre personali in Italia e all'estero.
Cosa colpisce l'occhio e la curiosità di che guarda le opere di Ekaterina? I libri, tanti libri con pagine anticate che lei acquista ai mercatini delle pulci, grandi superfici ricoperte di libri che dialogano con lo spettatore e diventano una scena su cui interagire. L'artista lascia su di essi la sua impronta, dipinge fiori, segni, cola macchie. Il testo prende vita e diventa uno scenario dove ognuno può entrare in quel mondo di parole ed essere protagonista.
L'idea è certamente affascinante e originale, esula dalla tela dalla carta bianca, la carta si mescola a una danza di suoni, parole e colori, per questa artista che lascia una traccia della sua unicità.
Ma in questa kermesse di eccellenze nel panorama artistico, spicca un’opera Nicola Melinelli. Sembra tagliata o pinzettata in un angolo, crea curiosità, ma non c’è nulla da scoprire, è così, fra i suoi colori e l’autenticità di un’opera come ricerca sui limiti della costruzione della pittura. Nicola Melinelli vive e lavora a Bologna ed è uno dei fondatori di INTRNO4 spazio no profit per l'arte contemporanea con sede a Bologna. Le sue costruzioni sembrano indagare uno spostamento nell'orizzonte. E' un gioco tra un continuo mistificare informazioni e rimettere in discussione il già visto. Strade o labirinti o pareti e colori, frutto di una ricerca che ci lascia contemplare. Colori carichi di energia e soprattutto veri, una ricerca di perfezione e attenzione nei dettagli eppure scomposta e non statica, e allora perdiamoci in questi meandri perché la vita è anche colore.