Se vi dovesse capitare di passare per la magica Torino, non potete non fare una capatina all’antica dimora signorile ubicata nel centro della città: Palazzo Chiablese. Proprio nelle sue stanze è allestita una mostra fino al 30 agosto che è dedicata alla pittrice polacca Tamara de Lempicka, famosa per le opere art déco e per l’immagine affascinante e da diva che aveva creato attorno a sé, paragonabile a quella di altri artisti dell’epoca come Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse.
I suoi dipinti sono diventati nella cultura pop simbolo degli anni Venti, con le loro donne dalle forme geometriche, dal trucco pesante e dallo sguardo seducente, mentre indossano vestiti eleganti alla guida di auto costose. 80 opere che riflettono la vita e il percorso artistico della pittrice che nacque a Varsavia nel 1898, si trasferì a Parigi con la famiglia nel 1920 e studiò pittura in Accademia.
Si è imposta come una dei principali esponenti dell’art déco – un movimento artistico che univa le arti decorative alla pittura, all’architettura e alla moda – mantenendo però sempre uno stile originale e autonomo. Negli anni Venti e Trenta del Novecento Lempicka viaggiò molto in Europa e, tra le altre cose, fu ospite per alcuni giorni di D’Annunzio al Vittoriale. Dopo l’inizio della seconda guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti e visse a Beverly Hills, New York e Houston; dal 1978 al 1980, quando morì, visse in Messico, a Cuernavaca. La vita di Tamara de Lempicka – che in una lettera scritta nel 1936 si definiva «un essere infelice, tormentato, senza patria, senza casa…» – ha contribuito alla varietà delle sue opere: figure religiose e corpi nudi, nature morte e illustrazioni per riviste di moda.
La mostra si apre con la sezione I mondi di Tamara de Lempicka: un’esplorazione attraverso le case in cui ha vissuto la pittrice tra il 1916 e il 1980. La seconda sezione, Madame la Baroness, Modern medievalist racchiude le nature morte, primo genere in cui l’artista si cimenta sin dal periodo adolescenziale. La terza, The Artist’s Daugheter presenta dei dipinti dedicati alla figlia Kizette. Dipinti di Madonne e santi, Sacre visioni sono racchiusi nella quarta sezione; nella quinta, Dandy déco, racconta il suo rapporto con la moda. Nella sesta sezione, Scandalosa Tamara, si affronta il tema della Coppia sia eterosessuale che lesbica. Nell’ultima sezione, Le visioni amorose, sono racchiusi nudi di uomini e donne da lei amati. Non a caso Lempicka – che era dichiaratamente bisessuale, si sposò, ebbe una figlia e molti amanti – fu tra le protagoniste della vita bohémienne parigina dell’epoca, e fu amica di Pablo Picasso, Jean Cocteau e André Gide. A renderla nuovamente famosa ha contribuito anche l’apprezzamento per le sue opere di alcune star di Hollywood contemporanee, in particolare Madonna che oltre a collezionare le sue opere ne ha inserito delle riproduzioni nei video delle sue canzoni e nelle scenografie dei suoi concerti.
L’esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal
Comune di Torino –
Assessorato alla Cultura, dalla
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal
Polo Reale di Torino e prodotta da
24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore e
Arthemisia Group.