Giunta alla terza edizione il Premio Pierangelo Bertoli, patrocinato dai comuni di Modena e Sassuolo, per il primo anno ha deliziato i presenti al Teatro Storchi di Modena, data purtroppo l’inagibilità del Teatro Carani di Sassuolo, patria del cantautore Bertoli. La serata vede la direzione artistica del duo Riccardo Benini – Alberto Bertoli, mentre alla conduzione c’è il noto showman Andrea Barbi. Scopo della serata è stato premiare gli artisti del panorama musicale italiano che più si sono contraddistinti per le loro doti cantautorali e per il loro impegno nel sociale, come amava fare Pierangelo.
Nelle parole del sindaco Muzzarelli tutto l’onore per il lustro della serata e la gioia di aver conosciuto Bertoli, definito un grande uomo pieno di energia e mai banale, con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
Oltre ai big si sono esibiti sul palco nove giovani cantautori provenienti da tutta Italia in gara fra loro per vincere un premio e soprattutto l’opportunità di cantare in varie manifestazioni di successo e apparizioni televisive.
A valutare le loro esibizioni una giuria composta tra gli altri da Leo Turrini, noto giornalista, Guido De Maria, autore televisivo nonché disegnatore famosissimo, Clarissa Martinelli, conduttrice di una delle maggiori realtà radiofoniche della regione e Bruna Pattacini, moglie di Pierangelo oltre a Giancarlo Governi, autore RAI.
Da nove i giovani sono rimasti in quattro e si sono sfidati cantando ognuno un brano del repertorio di Bertoli, la finale ha visto vincitore Blindur.
Il Premio Pierangelo Bertoli quest’anno è andato agli Stadio, gruppo presente nel panorama musicale italiano da quasi quarant’anni con all’attivo venticinque album pubblicati, il cui leader, Gaetano Curreri, è uno dei più noti parolieri italiani con prestigiose collaborazioni con Vasco Rossi, Lucio Dalla, Luca Carboni e Noemi. Gli Stadio sono stati in grado di mantenere inalterato il loro successo attraversando i gusti di svariate generazioni e il premio è la rappresentazione di un cerchio che si chiude , a dimostrazione della loro capacità di coniugare la canzone d’autore alle canzoni pop rock.
Il riconoscimento “A muso duro” è andato a Niccolò Fabi, cantautore romano che ha appena terminato una tourneè di successo con gli amici di sempre, Max Gazzé e Daniele Silvestri. Sul palco Niccolò ha raccontato al pubblico di essere un artista gratificato e orgoglioso per questo premio che va a salvaguardare i cantastorie che devono essere tutelati anche nella musica odierna perché sono gli unici in grado di raccontare la vita.
La sezione “Per dirti t’amo” è andata a Levante, giovane cantautrice siciliana che vanta un grandissimo numero di visualizzazioni sul web, oltre ad aver aperto svariati concerti dei Negramaro, capace di raccontare l’amore in modo mai banale.
L’ultimo premio, “Italia d’oro” è stato attribuito a Massimo Bubola, cantautore che vanta importanti collaborazioni, da Fabrizio De André per il quale ha scritto brani eccellenti a Fiorella Mannoia con la famosissima Il cielo d’Irlanda.
Per Massimo le canzoni di spessore e qualità sono veicoli di contenuto che non devono per forza essere dissociate dall’essere anche popolari e commerciali.
Sul palco anche i Modena City Ramblers sia per sostenere il loro progetto di volontariato sia per esibirsi con Alberto Bertoli.
Grandi nomi per questa terza edizione che ha visto il tutto esaurito nonostante una fredda e piovosa serata autunnale che ha portato la neve già sulle prime colline del modenese, a dimostrazione che il territorio ha un forte legame con la musica e in particolare con Bertoli, rimasto nel cuore dei modenesi grazie anche alla carriera di Alberto, il figlio che sta seguendo le orme dello stimato papà.
La serata è stata impreziosita dalla musica suonata dalla storica band di Pierangelo capitanata da Marco Dieci.