Nell'affollata cornice del Ridotto del Teatro comunale dell'Aquila si è alzato il sipario, questa domenica, sulla settantaduesima stagione concertistica della Società aquilana dei concerti 'Bonaventura Barattelli'. Il concerto inaugurale è stato affidato all'apprezzata ensemble Europa Galante diretta dal fondatore Fabio Biondi, che per l'occasione si è cimentata nella esecuzione integrale dei celeberrimi Concerti Brandeburghesi di Johannes Sebastian Bach.
Un esordio, dunque, quanto mai inserito nel solco più pieno della tradizione, che nella musica colta da sempre si conferma come uno dei punti di maggiore interesse della società concertistica aquilana.
I Brandeburghesi, così nominati per la dedica che nel 1721 Bach ne fece al margravio Christian Ludwig di Brandeburgo, anche noti con il titolo originario di Concerti per più strumenti, rappresentano storicamente uno dei momenti più caratterizzanti dell'esercizio bachiano di sperimentazione delle forme orchestrali, che avrebbe poi fatto da preludio, con la fine della musica tardo-barocca, alla piena maturazione del classicismo sinfonico.
Tutto ciò lo si è potuto cogliere appieno con l'ascolto dell'interpretazione che di questi Concerti ha dato l'ensemble Europa Galante anche nella sua applauditissima tappa aquilana.
Un'interpretazione originale perché filologica, in quanto arricchita -a differenza dell'interpretazione generalmente classicista che spesso si dà anche delle opere bachiane- da colorature autenticamente barocche nella valorizzazione delle dinamiche musicali, oltre che dall'utilizzo di strumenti rigorosamente d'epoca, da sempre al centro della ricerca, apprezzata da tempo a livello internazionale, del suo direttore nonché fondatore Fabio Biondi.
Un concerto dunque stilisticamente riuscito, il cui valore è stato suggellato anche dal calore e dall'attenzione del pubblico aquilano che, nonostante la disgregazione provocata dal distruttivo sisma del 2009, continua a trovare nella musica e nella ormai consolidata organizzazione degli eventi concertistici uno dei motivi di orgoglio e di stimolo per la propria rinascita.