L'appuntamento con il silenzio e la memoria è rinnovato, come ogni anno, alla notte tra il 5 ed il 6 Aprile. Gli Aquilani si armano di ricordi, speranze, preghiere e fiaccole ed affollano le vie del centro storico per rendere omaggio ai 309 angeli scomparsi in quella tragica notte del 2009.
Un silenzio solenne, interrotto soltanto dai rintocchi della campana della Chiesa di Santa Maria del Suffragio (comunemente indicata come Chiesa delle Anime Sante, sita in Piazza Duomo alla destra della Cattedrale di San Massimo), uno per ogni vittima, eseguiti alle 3.32, orario del sisma.
L'Aquila non dimentica, ma al contempo prova a risollevarsi, seppur con molta fatica, e vede lentamente rinascere pezzi della sua storia. Rispetto al precedente anniversario, infatti, il capoluogo abruzzese ritrova lo splendore di uno dei suoi simboli, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, nella quale vi è una delle quattro Porte Sante al di fuori di Roma.
Un segnale che, oltre ad un valore artistico-culturale per la città, costituisce per gli Aquilani una speranza e al contempo una ferita che si rimargina.
Le ali dell'Aquila sono sempre più pronte per farle spiccare di nuovo il volo.