Dopo il successo travolgente all'ultimo Festival di Sanremo, che l'ha visto salire sul podio tra i big in gara con il brano Ora e vincere il Premio come Miglior Arrangiamento con la canzone Per Sempre E Poi Basta, Renzo Rubino torna dal vivo con un tour di dieci date nei maggiori teatri italiani, presentando live le canzoni del suo ultimo album Secondo Rubino. L'abbiamo raggiunto per parlare con lui del tour, di comunicazione musicale, di Sanremo e di canzoni, già scritte e nei progetti futuri.

Renzo Rubino e Simona Molinari
Su Wikipedia c'è scritto: "Renzo Rubino nasce a Taranto, ma trascorre tutta la sua infanzia e adolescenza a Martina Franca. È molto amico della cantante Simona Molinari". Ora facendo un sorriso per chi ha scritto questa biografia con grande sintesi, ci spieghi com’è nata questa bella amicizia che vi ha portato anche all'Ariston insieme?
Il manager di Simona Molinari, Carlo Avarello è un amico e recentemente la sua agenzia "Isola degli Artisti" si occupa pure dell'organizzazione del mio tour. Da lì l'incontro. Poi l'amicizia. Ora stiamo verificando se la mia scrittura possa portare anche a una collaborazione artistica.
Oh che bella notizia! E nel tuo prossimo tour tra le date annunciate, fra le grandi città (Roma, Napoli, Milano, Bologna, Torino, Firenze) spunta poi il 18 aprile la tappa a Martina Franca. È un grazie alla tua città o è un tornare con la consapevolezza che ora sei per la città un dono importante?
Un ringraziamento alla più bella città del mondo (seconda è New York)!
E come ti stai preparando, cosa dobbiamo aspettarci in questo Secondo Rubino tour?
Un musicista in più sul palco a gestire la parte per così dire "elettronica" e lo stesso scenario romantico e sognatore.
Tornando a Sanremo, durante i giorni di Area Sanremo 2013 dove sei stato invitato come ospite, dicevi che Sanremo ti avesse dato le chiavi della macchina e ora toccava a te guidare; ma fra le varie strade che hai percorso, sei poi tornato a Sanremo per fare carburante, è così?
Un po' è così. Che lo si voglia o no Sanremo rimane la più importante vetrina italiana per proporre la propria musica. Se c'è la possibilità Sanremo si fa.
Ma se tu non avessi partecipato al concorso di Area Sanremo 2012... è possibile che un talento come il tuo abbia bisogno del Festival della Canzone Italiana per farsi conoscere?
Ammesso che il mio sia un talento, magari avrei trovato un'altra strada, ma Sanremo è un facilitatore.
Lo è, lo è! Tu quando sei al pianoforte (sempre!) sei un tutt'uno con lo strumento, ma quanta voglia hai di sperimentare? E come riesci a convogliare le energie, la determinazione e le idee nella giusta direzione?
Il fatto di essere un tutt'uno con lo strumento riguarda l'approccio allo strumento e forse essere un autodidatta aiuta perché nessuno mai mi ha detto: "questo si fa così, questo si fa cosà". Sperimento ogni giorno. Ascolto, provo, immagino. Il resto viene da sé. La musica è la rappresentazione della vita. A 25 anni succedono ancora tante cose "sorprendenti" e io mi sorprendo. Far succedere le cose è un'arte.
E invece che rapporto hai con i tasti della tecnologia? Quanto è utile o utilizzabile?
Quello che mi serve e mi facilita. Non sono un malato di tecnologia.
Tu conquisti grandi numeri anche su youtube: sei interessato anche all'aspetto visivo della tua musica o ti affidi agli esperti del settore?
Ho dovuto sempre correre e rincorrere il tempo per fare le cose e quindi mi sono affidato. Mi piacerebbe tantissimo occuparmi anche di quell'aspetto.

Rubino premiato per il miglior arrangiamento
Per sempre e poi basta fra le canzoni del tuo ultimo album è quella che io preferisco, e che ahimè mi fa spuntare una lacrima ogni volta... oltre la melodia che avvolge ricordi e sogni, c'è una sorta di dialogo e una ricerca accurata delle parole... è una canzone d'amore da brivido che emoziona la pelle. Ci racconti com’è nata, in quanto tempo e cosa hai provato tu quanto l'hai eseguita per la prima volta. Ci fai piangere, ma hai pianto anche tu?
Fine di una storia d'amore. Canzone che dice: "grazie del tempo passato insieme, nessun rancore, è andata così perché così doveva andare". Ora che mi ci fai pensare è anche una canzone sull'inevitabilità del tempo che passa. Come al solito è stata lavorata insieme ai miei amici che sono anche il mio team. È stata la più difficile da arrangiare. Mi emoziono sempre quando la canto. Sempre...
La più difficile da arrangiare, ma che poi ha vinto a Sanremo il Premio come Miglior Arrangiamento! In chiusura una domanda semi-seria: qual è la tua nota musicale preferita e perché?
Il SOL: è meno democristiano del DO, ma altrettanto rassicurante!