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Intervista al cantautore torinese Daniele Guerini

"Il mondo è davvero un ottimo serbatoio per raccontare qualche storia"

di Ferdinando Calcagnile - 7 luglio 2015
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Protagonista di un bel sold out al Blah Blah a gennaio e al Limo In The City a febbraio e ormai ben radicato nella scena musicale torinese, il giovane Daniele Guerini ha presentato con uno showcase nello storico negozio di dischi Queen Music di Via Borgaro, 45 a Torino il nuovo lavoro prodotto con marchio ItalianBrit NetLabel

A un anno dall'uscita del primo album Il Senso Delle Scelte, il 9 maggio 2015 presso il Teatro Re Umberto I Daniele Guerini ha tenuto un concerto live per la raccolta fondi a favore del progetto "Io teatro, tu teatri, noi teatriamo". Il progetto è nato da una proposta della scuola "Re Umberto I" per la realizzazione di un sipario e altre opere di manutenzione per il teatro della scuola. Una bella realtà all'interno di una struttura scolastica, con l'obiettivo di trasformarla in un polo di eventi artistici e culturali a favore di tutti i cittadini. L'iniziativa e il concerto hanno avuto un'ottima risonanza mediatica: quotidiani e magazine come La Repubblica, La Stampa, TorinoToday, TorinoFree, Newspettacolo e emittenti televisive come Primantenna ne hanno valorizzato l'importanza. 

Fuori E Dentro Da Questo Suono è un album dal vivo che nasce da questo importante evento riuscito ma non solo: racchiude l'energia, la carica, la spontaneità e il rock di tantissime date in giro per il nord Italia, dalle partecipazioni a importanti festival come Collisioni 013 alle tante visualizzazioni su Youtube e soprattutto di tutto il pubblico che segue il percorso del cantautore Daniele Guerini con grande stima e partecipazione. Nell'album anche delle specialissime bonus track in inglese da non perdere. 

Questo secondo lavoro, che arriva in concomitanza con la terza ristampa de Il Senso Delle Scelte, è disponibile dal 27 giugno 2015, giorno della presentazione, in formato fisico presso Queen Music e distribuito in digitale su tutti i maggiori digital stores come iTunes, Amazon e Spotify. 

Daniele il 27 giugno mi avete fatto un regalo sensazionale, l’uscita del tuo album live dal titolo Fuori E Dentro Da Questo Suono: cosa è racchiuso in questo progetto?
Ciao! Ti ringrazio davvero tantissimo. Sì, il 27 giugno 2015 è stata un'altra data ma soprattutto tappa importante per il mio percorso musicale e artistico. Ho dato alla luce un secondo lavoro, figlio diretto del primo, a un anno circa di distanza dall'uscita dell'album Il Senso Delle Scelte: Fuori E Dentro Da Questo Suono è un album dal vivo, registrato nell'occasione di un grande concerto che mi ha visto protagonista a Torino a maggio di quest'anno. Racchiude davvero tutta l'energia delle tantissime date di questi anni con un sound decisamente britrock. Ideale da ascoltare a tutto volume e significativo per dimostrare come la partecipazione del pubblico sia un fattore di fondamentale importanza per la riuscita di concerti - eventi memorabili e per le performance che un cantautore come me vorrebbe sempre ottenere. All'interno ci sono brani di punta del mio repertorio come Un Mondo a Metà e Nei Giorni Di Gloria e qualche bella cover di carattere come un medley di alcuni singoli dei Verve e la classica beatlesiana Helter Skelter

Hai presentato questo album con uno showcase nello storico negozio di dischi Queen Music di Torino: com’è andata la serata?
Presentare un disco in uno storico negozio di dischi ha un sapore veramente unico. In questo caso, Queen Music ha dato un bel segnale di supporto alla musica indipendente e sono davvero contento che molti giornali abbiano dato spazio allo showcase. Ho avvertito delle vibrazioni molto positive tra il pubblico che, e qui vorrei cogliere l'occasione per ringraziare ancora una volta, ha partecipato davvero numeroso. La pubblicità è un ottimo strumento di promozione quando è affiancato dal sano passaparola che data dopo data ho visto instaurarsi tra vecchi e nuovi fans. Sono partito con il mio progetto macinando un gradino alla volta con pazienza e attenzione al lavoro e alla qualità musicale e spero davvero che un giorno i miei brani possano arrivare a più persone possibili: è il sogno di chi fa musica con passione ma la cosa che mi preme di più è quella, davvero, di comunicare con la musica lasciando a chi ascolta un mio brano, dal vivo o registrato, più emozioni possibili. 

Anche questo nuovo lavoro è prodotto con marchio ItalianBrit: come è iniziata la vostra collaborazione?
E' davvero una bellissima collaborazione che, spero, possa proseguire a lungo nel tempo. ItalianBrit è un'etichetta indipendente che da un punto di vista artistico si occupa principalmente di musica pop-rock di derivazione britannica in italiano. Sono contento che sia costruita intorno al mio progetto e alla mia collaborazione stabile con Riccardo Gresino, il pianista che mi accompagna in tutte le mie performance, e che curi con grande attenzione e professionalità la distribuzione e la promozione delle mie canzoni. 

Noi ti seguiamo già da qualche anno… un po’ dagli esordi: cos’è cambiato dall’uscita del tuo primo album Il senso delle scelte?
Penso che molte cose siano cambiate e molte siano rimaste le stesse. La voglia è sempre quella di andare avanti a proporre musica e idee nonostante le mille barriere e avversità e il tempo, sicuramente, aiuta a raggiungere una ulteriore maturità artistica se si riesce a fare tesoro delle esperienze che l'attività di cantautore e la vita di tutti i giorni offrono. Il Senso delle Scelte a distanza di un anno mi piace sempre di più e sono fiero di aver pubblicato un disco del genere con canzoni che danno un'energia assurda e ogni volta cantarle e proporle al pubblico ha un sapore diverso. Non vedo l'ora di pubblicare un nuovo lavoro di inediti, al quale stiamo già lavorando da qualche mese, che possano arricchire con ulteriori elementi le cose che sento di dire, cantare e suonare. 

Sei un giovane cantautore che scrive canzoni dalle sfumature britrock: come ti sei avvicinato a questo genere musicale?
Il Britpop è sicuramente il genere che meglio mi identifica e nel quale io mi identifico. La cultura anni Novanta è una parte importante di quella che è la mia formazione musicale. Amo i gruppi inglesi di quegli anni, in particolare gli Oasis, i Verve, gli Stereophonics e tantissimi altri gruppi, anche quelli che non hanno raggiunto il mainstream. Penso che pezzi come Don't look back in anger o Bittersweet Symphony (per non parlare di tutto il precedente mondo relativo ai Beatles e a John Lennon) siano tra i primi che ho ascoltato e come per osmosi sono entrati a far parte del mio modo di intendere e interpretare la musica. Il mio modo di cantare e suonare “all'inglese”, anche se per i miei brani l'italiano rimane un punto fisso e importantissimo, penso abbia fatto il resto. 

I tuoi progetti sono sempre stati accolti favorevolmente dalla critica: ma a cosa ambisce il giovane cantautore Daniele Guerini?
Spero davvero di continuare a costruire un bel percorso cercando di raggiungere degli obiettivi importanti e, soprattutto, dei palchi importanti che mi piacerebbe arrivassero come coronamento dell'impegno e della passione che metto nel “lavoro”. So che questo richiederà davvero tanto sacrificio e che ci vorrà ancora un bel po' di pazienza... Quello che mi interessa più di ogni altra cosa è regalare a chi mi ascolta uno o più brani da canticchiare nei momenti della giornata, sapere che le parole che scrivo nelle canzoni assumono un significato diverso e importante per ognuno e provare a credere che con la determinazione i risultati arrivano...anche quando intorno affiorano i detrattori pronti a dire che questo o quello non si può fare. 

Mi ha incuriosito il tuo modo di definire “semplice” il tuo stile: cosa racchiude questo concetto di semplicità?
Ti ringrazio per questa domanda. Negli ultimi anni ho sentito molti lunghissimi discorsi su come deve essere fatto un brano o su come si debba scrivere una canzone, quasi come se ci fosse la ricetta perfetta o l'ingrediente perfetto. Senza contare quanti confondano il concetto di “banale” con il concetto di “semplice”. Io ho scelto di elaborare un mio linguaggio, una poetica il più possibile riconoscibile... in modo che si sappia perfettamente chi sta cantando e le sensazioni che vuole comunicare in quel momento. Tutto questo abbinato a un lavoro di limatura non indifferente sul linguaggio e sulla musica per arrivare, nella maniera più semplice ma al tempo stesso ricca di contenuto, a chi ascolta. 

Molti sono i torinesi presenti sul panorama della musica emergente e non: ma Fratelli d’Arte, come sottolineo spesso, è sempre sensibile agli emergenti: c’è qualcuno dei tuoi colleghi che segui e che apprezzi particolarmente e con cui magari ti piacerebbe fare una collaborazione?
Vi ringrazio davvero, questi come il vostro sono spazi importanti che valorizzano davvero gli artisti emergenti e li aiutano con la giusta visibilità. Sì, seguo molto il panorama musicale e mi piacerebbe collaborare con qualche artista che ha la mia stessa filosofia, più che ancora nel torinese spero al di fuori, per dare una dimensione di più ampio respiro al progetto. Ne Il Senso Delle Scelte ho avuto il piacere di collaborare con il bassista degli Statuto, storico gruppo torinese, per quanto riguarda l'esecuzione e parti di arrangiamento delle tracce di basso dei brani dell'album. In futuro mi piacerebbe davvero arricchire e arricchirmi ulteriormente instaurando altre belle collaborazioni; anche se il mio progetto è “solista” non concepisco il fare musica se non insieme ad altri musicisti con cui interagire e sviluppare delle bellissime idee e delle bellissime canzoni. 

Sono sempre stato incuriosito da chi scrive musica e ai cantautori chiedo spesso come nascono le loro canzoni…
Le mie canzoni nascono spesso di notte e, ultimamente, anche nei momenti più diversi della giornata. Alcune idee vengono fuori in pochissimi minuti, altre hanno bisogno di più fasi per arrivare a compimento. Prendo ispirazione un po' da tutto ciò che mi circonda... osservo molto, anche i particolari più insignificanti: dialoghi tra le persone, tic, difetti, isterie. Il mondo è davvero un ottimo serbatoio per raccontare qualche storia che per me in quel momento è significativa o vale la pena mettere in luce. Poi sicuramente le cose che mi succedono, che spesso rasentano l'incredibile (ride ndr.) mi danno tantissimi spunti di scrittura o mi fanno venire in mente melodie che secondo me possono rimanere ben piantate in testa. 

Generalmente questa domanda la faccio per prima…ma con te ho voluto rivoluzionare l’ordine: come ti sei avvicinato alla musica?
La musica è sempre stata parte di me. In casa da piccolo ero sempre attaccato allo stereo che avevo in camera, cantando qualsiasi brano sentissi e in famiglia si è sempre ascoltata tanta musica. A undici anni ho iniziato a studiare chitarra e canto e da allora mi si è aperto un mondo: il desiderio di comporre qualcosa di mio e provare a proporlo alla gente è diventato sempre più forte nel tempo e, dopo qualche esperienza band adolescenziale, è dal 2010 che porto avanti il progetto solista “Daniele Guerini” per cercare una continuità nel tempo e un'identità forte per la mia musica. 

Noi di Fratelli d’Arte Magazine ti ringraziamo per averci fatto apprezzare la tua musica…

Grazie davvero Fratelli d'Arte per la bella intervista! Se vi fa piacere rimanere aggiornati sulle mie avventure musicali curiosate sul sito www.danieleguerini.com , sulla pagina Facebook Daniele Guerini – Official – e soprattutto online e in formato fisico trovate i miei album. Alla prossima, ci vediamo in giro!


L'autore

Ferdinando Calcagnile

Sono simpatico, allegro e spensierato... amo leggere e scrivere e soprattutto stare all'aria aperta. Sono appassionato di Psicologia e nel tempo libero cerco di studiare il più possibile! Lavoro e amo la mia professione... mi piace cucinare e soprattutto preparare dolci.
Mi reputo una persona creativa e fantasiosa... mi piace tutto ciò che è inerente all'ARTE!
Una mia caratteristica personale è quella di captare così tanta energia da esserne persino destabilizzato; mi rifugio nella famiglia e nei sogni e spesso uso le mie energie per affermarmi, creare e capire me stesso! Mi reputo ottimista e credo talvolta alla fortuna pura e semplice. Sono un sognatore e non nego che questo mi porta a rifare il mondo secondo i miei piani.
Il mio "ideale" riguarda soprattutto la mia famiglia e la mia casa e per questo obiettivo impegno tutte le mie energie. Sono del parere che la potenza di un ideale è, per molti di noi, una forza interiore di ordine spirituale! Per me è molto importante l'AMICIZIA e potrei persino affermare che è vitale. Considero l'AMORE una delle forze più potenti del mondo: sono e so essere sentimentale e appassionato! Tutta la mia personalità è caratterizzata da profondità di sentimenti ed emozioni e questa traspare dai miei gesti, dalle mie parole e soprattutto dalla mia scrittura.
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