Nel nostro viaggio verso Sanremo vogliamo dare spazio ai giovani che parteciperanno al Festival della Canzone Italiana, proponendo un'intervista con diverse domande uguali, per confrontare i loro pensieri, le attese e i sogni. Dopo l'intervista con Maldestro, vi proponiamo quella realizzata con Francesco Guasti, in gara alla 67ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte con il brano Universo.
Francesco Guasti con la sua voce graffiante e roca si fa conoscere al pubblico televisivo partecipando nel 2013 al talent di Rai2 The Voice of Italy, nel team di Piero Pelù e pubblica per l'Universal il singolo Un solo giorno in più. Finita la trasmissione continua l'unione artistica col rocker vedendolo prima ospite del suo Identikit Tour e poi con la pubblicazione dell album d’esordio del giovane artista di Prato dal titolo Parallele, prodotto dall'etichetta discografica di Piero Pelù. Un album intenso e dal sound accattivante che mescola sonorità rock a linee più morbide ed eleganti, per accompagnare testi ricercati, che svelano la passione per le parole, anticipato dal singolo Piovono Rose, entrato nelle selezioni finali delle Nuove Proposte per Sanremo 2015.
Il 2015 non è però l'unico anno che lo vede finalista di Sanremo Giovani, ritroviamo il suo nome fra i 60 finalisti del 2014 con il brano Scintilla contro Scintilla, scritto con Marco Carnesecchi e Federico Sagona (il cui video fu girato in gran parte nel carcere fiorentino di Sollicciano) ed entra tra i 12 finalisti anche nel 2016 con il brano Io e te.
Potremmo quindi dire che a Sanremo non vince solo chi si porta a casa il leoncino d'oro, ma anche chi non si arrende, e perciò... di Guasti, Ciccotti, Musumeci, Universo, dirige l'orchestra il M° Giulio Nenna, canta Francesco Guasti!
Manca pochissimo al Festival: cosa non potrà mancare nella tua valigia?
Non mancheranno le cadute del passato che mi hanno reso la persona che sono oggi, non mancheranno gli incoraggiamenti della famiglia e delle persone più care, non mancheranno i consigli messi insieme in questo cammino verso l’Ariston.
Sanremo è un'occasione per farsi ascoltare da tantissima gente: ma è finalmente un arrivo o una nuova partenza?
Ogni luogo è un arrivo ma anche una nuova partenza. Sanremo, per chi vive di musica, per chi la respira e la divora è una sorta di Olimpo. L’ho sempre immaginato come il palco dove le emozioni acquistano una vibrazione ancora più magica, dove puoi far arrivare quello che hai dentro in pochi minuti che lì sembrano eterni.
Ma ci avresti creduto se un alieno o un cavallo (per riprendere gli spot sanremesi!) ti avesse detto: Francesco Guasti canterà a Sanremo!
Sincero? Sì. Avrei creduto al cavallo perché gli animali hanno un loro linguaggio e l’anima lo sa ascoltare, l’alieno… beh, secondo molte teorie sono già fra noi, quindi, niente di strano!
Comunque credetemi non mi sembra ancora vero, nonostante ormai manchi davvero pochissimo!
A Sarà Sanremo ci hai fatto intravedere il tuo forte carattere istintivo, ma che preparazione emotiva serve per affrontare e conquistare il pubblico del Festival?
Diciamo che non riesco a mascherare molto le Emozioni che siano gioia o delusione…non ci ho lavorato molto per limare questa istintività,sono stati il tempo e le esperienze a renderla meno esplosiva. Per Sanremo voglio portare sul palco chi sono,senza maschere ,per questo terrò a bada la tensione, che è giusto che ci sia, solo con un po’ di sana meditazione.
Hai ascoltato i brani degli altri giovani in gara? Chi ti incuriosisce di più musicalmente?
Ognuno di loro ha una sua particolarità, difficile scegliere.
E se ci fosse stata la serata dei duetti, con quale artista italiano ti sarebbe piaciuto condividere il palco dell'Ariston?
Senza dubbi Francesco De Gregori.
Facciamo un passo indietro, come nasce il tuo amore per la musica?
L’innamoramento e poi l’Amore per la Musica ha avuto più fasi: da piccolo quando mi sono reso conto, a scuola e in famiglia, che per esprimere ciò che ero, avevo bisogno di cantare, poi pochi anni dopo, ascoltando estasiato mia sorella che cantava in una band, mi sentii proprio travolgere da qualcosa di indescrivibile. Ho iniziato con lo studio della batteria, poi del pianoforte, ma il mio strumento è la voce che mi consente di essere tutt’uno con il pubblico.
In Italia la strada per i giovani artisti non è semplice: per voi sono di più le speranze o le paure?
Non voglio pensare alle paure, voglio credere che ci siano speranze per noi giovani, che poi è quello che racconto nel mio brano Universo. Lasciarsi sopraffare dalle paure ci fa rimanere fermi, impantanati; la speranza, invece, è un continuo movimento, lo stesso che ha la capacità di creare la nostra realtà.
In chiusura qual è la tua nota musicale preferita e perchè?
Le note sono sette ed il 7 è il mio numero… fortunato, anzi, diciamo il numero che ricorre nei momenti più felici della mia vita, per questo mi piacciono tutte.
UNIVERSO - Testo
Siamo fatti per avere sogni più grandi delle nostre vite
per amare, sorridere in giorni messi alla prova da nuovi sfide
Siamo fatti per essere folli complicarci la vita ci piace
progettiamo partenze e ritorni senza uscire dalla nostre case
Siamo amanti dai cuori zingari beviamo del vino invecchiato
con la speranza di essere liberi sotto questo cielo stellato
Con la musica canto speranze il futuro è di chi se lo prende
oggi ho messo un bel paio di scarpe e sono andato incontro il mio presente
Sono stato da entrambe le parti consapevole ed incosciente
la natura dell'uomo ha i suoi vizi e con gli errori si crescerà sempre
In questo universo arriverò presto
il mondo comincia adesso adesso
In questo universo poi perdere il senso
ma tutto riparte lo stesso lo stesso
Possiamo perderci nell'universo senza più limiti ma quel che hai dentro
sputi sentenze affilate come lame che tagliano soltanto chi si sporca per difendersi
Possiamo esistere senza ricordo
ma siamo anime che vanno a fondo
E fino a quando non schiacciano le suole
guardiamo chi è caduto attorno a noi
In questo universo arriverò presto
il mondo comincia adesso adesso
In questo universo poi perdere il senso
ma tutto riparte lo stesso lo stesso
Siamo fatti per avere sogni siamo fatti per essere folli
siamo fatti per restare folli siamo questo universo